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LA SALUTE DELL’ECONOMIA DI PAVIA E PROVINCIA

La Provincia di Pavia nell’economia globale: risorse e opportunità di sviluppo. – Report 2020

Qual’è la salute dell’economia di Pavia e provincia?

La Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Pavia, ogni anno, elabora un report concernente la realtà territoriale ed economica locale, relazionata all’ andamento congiunturale del periodo.

Annualmente, il Rapporto sull’Economia Provinciale è un’ importante occasione per un confronto con le rappresentanze economiche ed istituzionali. Si parla del tema dello “sviluppo territoriale” e del coinvolgimento del tessuto istituzionale, produttivo e associativo nel territorio pavese.

Anche per quest’anno, di concerto con il Consorzio Pavese Studi Post-Universitari e con la preziosa collaborazione dei Professori Antonella Zucchella, Maurizio Ettore Maccarini e Luisa Rosti, la Camera di Commercio ha elaborato un interessante studio sulla salute e sulla tenuta del tessuto di Pavia e provincia.

Così, in un’ottica a ampio spettro ha preso vita il documento “La Provincia di Pavia nell’economia globale: risorse e opportunità di sviluppo.”

In questo articolo, noi di medicolavoro.org ne analizziamo i punti salienti, con un occhio al presente e alle prospettive future. Perchè la salute del nostro territorio ci sta a cuore, da qualsiasi punto di vista!

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Indice:
I PRINCIPALI SETTORI
IL REDDITO E IL LAVORO
CONSIDERAZIONI GENERALI
LE APERTURE DI SVILUPPO
CONCLUSIONI

La salute dell’economia di Pavia e provincia: i principali settori

L’ economia della provincia si caratterizza per la mancanza di significative specificità settoriali. In questo contesto, l’ agricoltura è un settore molto rilevante, sia a livello sociale che economico, grazie a particolari caratterizzazioni, qualità e preminenza nelle colture e nei processi produttivi.

Una menzione importante per un primato di eccellenza della provincia di Pavia, che accoglie un terzo delle aziende risicole italiane e le maggiori aziende di trasformazione. Le imprese agricole coltivano ben il 35% della produzione nazionale di risone.

Il tessuto imprenditoriale è rimasto solido, senza mostrare particolari segni di indietreggiamento negli ultimi anni e, semmai, si è aggiornato per rimanere al passo coi tempi. La produzione è in linea con la media regionale. Via via, viene caratterizzata dall’ avanzamento tecnologico e dall’ attenzione ad una competizione sempre più stringente. A questo, si aggiunge la propensione verso l’ estero e l’ export. Così, la progressiva tendenza delle imprese all’internazionalizzazione denota un’ importante vocazione di tipo commerciale.

La grande impresa è pressoché assente sul territorio. A compensare, è una miriade di micro-imprese. Un tessuto economico caratterizzante, ma ancora forse non abbastanza sufficiente ed efficiente.

E’ stata la grande iniziativa imprenditoriale e la voglia di lavoro indipendente a dar vita alle micro-imprese, che però rimangono destrutturate e isolate. Le aggregazioni distrettuali, nelle aree tradizionali, sono in verità in declino, e le nuove aziende sono ben lontane da costituire nuovi fenomeni in questo senso.

Le micro-imprese nel pavese sono rivolte principalmente al terziario. Si tratta, questo, di un settore in via di espansione, sia nel pubblico che nel privato, nei suoi ambiti tradizionali e innovativi (credito/assicurazioni, commercio, trasporti, servizi alle persone e servizi alle imprese). Inoltre, il contesto infrastrutturale, nell’ economia della provincia, risulta, in prospettiva, in crescita.

La salute dell’economia di Pavia e provincia: il reddito e il lavoro

Come abbiamo visto, l’ economia della nostra provincia in tutti i suoi settori gode di relativa buona salute. Una filiera agroalimentare importante e con posizioni di preminenza in colture e processi produttivi. Un tessuto di micro-imprese che seppur destrutturato ha garanzie di produzione e tecnologie all’ avanguardia. Un settore, quello dei servizi, in fase di crescita.

Ma la salute dell’ economia di Pavia e provincia passa anche dalla disponibilità reddituale, e dal lavoro.

Il reddito a disposizione del territorio pavese è infatti sufficientemente abbondante. E storicamente, nel tempo, ha consentito importanti processi di accumulazione del risparmio e un livello dei consumi in crescita. Una propensione, dunque, da parte della provincia all’ accumulazione e al risparmio della provincia, nonostante l’ utilizzo di sistemi di credito tradizionale, inidonei a sfruttarla e valorizzarla al meglio.

Per quanto riguarda il lavoro e l’ occupazione, il sistema produttivo locale sembra richiedere professionalità non eccessivamente qualificate. Questo aspetto è posto anche in relazione ad un grado di istruzione, complessivamente, inferiore, alla media lombarda. Oltre all’ offerta meno qualificata, sembra esistere, nel nostro territorio, una più bassa partecipazione, da parte della popolazione e in particolare delle donne, al mercato del lavoro.

La salute dell’economia di Pavia e provincia: considerazioni generali

In definitiva, il tessuto economico sociale del pavese, nella sua relativa assenza di particolari e specifiche distinzioni e caratterizzazione del settore, si è mantenuto, nel complesso, equilibrato e in potenziale apertura verso uno sviluppo e una crescita sufficientemente priva di burrascose tensioni. Evidentemente, l’ avere, per la popolazione, a disposizione fonti di reddito sufficientemente soddisfacenti o rendite apprezzabili, denota una tendenza a un certo immobilismo, con scarsa propensione a mettersi in discussione, abbandonandosi un po’ all’ inerzia.

Un sistema di equilibri sui generis che, pur essendo in positivo, tuttavia, mantiene la salute dell’ economia di Pavia e provincia in una posizione un po’ nascosta rispetto alla media regionale. Sembra quasi che il tessuto economico e sociale del nostro territorio, si sia fermato in un immobilismo, che se non fa grandi passi avanti, allo stesso tempo non determina nemmeno un dietro front.

Ma in questo contesto, non è forse utile far qualcosa per vivacizzare la situazione e rivitalizzare la salute dell’ economia di Pavia e Provincia, chiusa un po’ in una stagnazione stantia?

La salute dell’economia di Pavia e provincia: le aperture di sviluppo

Eppure qualcosa si muove. Il report infatti conferma che, anche in ragione della ultima programmazione dei fondi strutturali europei in capo a Regioni e Province e ad un progressivo decentramento di poteri e responsabilità, nell’ ultimo biennio, il territorio pavese sembra aver recepito quest’ esigenza di rinnovamento.

Infatti, ha preso piede, nel territorio, una crescente collaborazione fra attori e Enti e istituzioni locali, compensando in qualche modo una storica mancanza di coesione fra questi soggetti. E’ proprio dalla concertazione “dal basso”, che prendono avvio procedure e meccanismi adatti a una crescita competitiva e armonica.

Certo, non esiste un unico modello di sviluppo vincente, un paradigma preconfezionato, da copiare e “incollare” sul nostro territorio pavese e nel tessuto socio-economico-culturale, ma una cosa è certa.

Il concetto di sviluppo locale non può essere collegato ad una somma sterile delle singole iniziative delle imprese e dei settori economici, ma è un vero e proprio sistema, che con vitalità e coerenza, deve connettere e integrare le risorse di un territorio, offrire alle aziende un ambiente stimolante e attrarre a se’ investimenti e manodopera qualificata.

Ma quali sono, nello specifico, le azioni concrete messe in atto da Provincia e soggetti del territorio?

Il Report della Camera di Commercio di Pavia individua alcune occasioni importanti di sviluppo, come ti riportiamo di seguito.

Investire nelle infrastrutture per garantire efficienza al sistema di collegamenti viari.

Pensiamo alle opere nei centri intermodali di Voghera e di Mortara, agli accordi di programma sull’ Aeroporto di Rivanazzano, al SAT e a Pavia Sviluppo Impresa SpA. E’ da ricordare anche la progettazione di strumenti di programmazione negoziata (Patti territoriali e PRUSST).

Enfatizzare e aiutare le micro-imprese a diventare “rete”.

Un’ importante articolazione e le grandi disomogeneità interne al contesto produttivo provinciale portano certamente vantaggi in termini di competitività, ma solo se si superano gli ostacoli della destrutturazione e dell’ isolamento. Quello che manca è un solido intreccio di relazioni fra le imprese locali, in uno scambio di conoscenze, risorse e fattori produttivi e organizzativi . Quindi, creare rete è fondamentale per bilanciare i percorsi di crescita e per determinare “eccellenze” e le istituzioni devono avere in questo un ruolo di supporto.

Aiutare e sostenere le piccole e micro-imprese nell’ ottica della competizio globale.

Pur restando ancorate al territorio, nella loro identità e centralità, queste aziende devono anche aprirsi alla competizione, ad oggi globale. L’internazionalizzazione delle imprese è sempre più crescente: dalla già affermata scelta eurocentrica ai nuovi mercati americano e sud-asiatico. Gli strumenti che hanno a disposizione sono qualità e innovazione dei prodotti, delocalizzazione dei fattori produttivi, recupero di efficienza, ma non si può negare che le micro-imprese purtroppo trovano nella loro piccola dimensione un ostacolo. Infatti, esse hanno necessità di conoscenze tecnologiche e di competenze manageriali e organizzative avanzate e di standard elevati qualità e di efficienza. E’ quindi importante avere un riferimento istituzionale unico che dia un carattere organico alle azioni di accompagnamento e sostegno per queste aziende.

Puntare sull’ innovazione.

Ricordiamo ad esempio il recente esperimento della Camera di Commercio e delle Associazioni industriali – in collaborazione con la stessa Università nei suoi laboratori scientifici -, di ricognizione e valutazione della domanda di servizi tecnologici da parte dalle imprese industriali locali. Lo scambio di conoscenze e informazioni è infatti fondamentale per la messa a punto di tecnologie sempre più all’ avanguardia.

Incentivare una nuova ottica dal punto di vista finanziario, reddituale e patrimoniale.

Una stringente pianificazione finanziaria e una tendenza eccessiva al risparmio immobilizzano le imprese. In questo senso, la costituita nuova società Pavia Sviluppo Impresa si occupa di attrarre gli investimenti nell’ area della nostra provincia e di incentivare le imprese verso un contesto più strutturato di innovazione e valore aggiunto.

Tutelare e valorizzare i primati e le specificità del settore agricolo.

Anche la filiera produttiva agroalimentare della provincia pavese necessita di promozione. azioni di tutela e valorizzazione, e, all’ interno di strategie di comunicazione globale, deve ricercare nuovi sbocchi di mercato.

Puntare su formazione e aggiornamento professionale.

La forte tendenza all’ autoimprenditorialità del nostro territorio deve essere incentivata, con una formazione di base per le imprese nascenti, ma anche tramite un aggiornamento formativo continuo, qualificato e professionale per quelle già strutturate.

La salute dell’economia di Pavia e provincia: conclusioni

Bene, eccoci giunti al termine del nostro articolo, nel quale abbiamo riassunto quanto riportato nel documento della Camera di Commercio di Pavia “La Provincia di Pavia nell’economia globale: risorse e opportunità di sviluppo.” La salute del nostro territorio passa anche attraverso la valutazione dello status presente in ottica di un auspicabile miglioramento futuro.

Se effettivamente le politiche di sviluppo locale messe a punto nell’ ultimo biennio saranno in grado di vivacizzare un’ economia che seppur positiva, rimane un po’ stagnante non lo possiamo dire con certezza.

Certo è che tanto dipenderà dalla volontà di tutti i soggetti, nessuno escluso, di muoversi in questa direzione, tenendo a cuore il nostro territorio e tutte le sue particolarità!

[ Foto di Michal Jarmoluk e altri da Pixabay ]

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