Il Welfare Sanitario è un requisito essenziale per garantire la salute dei lavoratori e quindi dell’azienda stessa.
Il Welfare Aziendale è cresciuto molto negli ultimi anni nelle grandi imprese, e rappresenta attualmente uno degli strumenti più potenti con il quale le aziende possono aumentare il benessere dei propri lavoratori, accrescere il loro potere contrattuale e migliorare la conciliazione tra la vita lavorativa e quella privata.
A seguito della pandemia da Covid19 l’importanza riconosciuta al Welfare Aziendale è cresciuta ulteriormente, soprattutto alla luce della crisi che a partire dai primi mesi del 2020 ha segnato il nostro paese.
Le misure di Welfare, d’altro canto, si sono evolute seguendo le esigenze dei lavoratori, ma ciò che è certo è che il Welfare Sanitario rimane ancora ai primi posti tra i benefit più desiderati e apprezzati dai dipendenti.
Vediamo in questo articolo cosa si intende per Welfare Sanitario, quali benefici può portare alla nostra azienda e come mai oggi è così importante.
Indice: COS'È IL WELFARE SANITARIO PERCHÉ FARE WELFARE SANITARIO IL WELFARE SANITARIO NEGLI ULTIMI ANNI
Cos’è il Welfare Sanitario
Il Welfare Sanitario Aziendale comprende l’insieme di tutte le misure di Welfare Aziendale che hanno l’obiettivo di tutelare e sostenere la salute delle persone.
Il Welfare Sanitario Aziendale viene messo a disposizione dal datore di lavoro e comprende l’assistenza sanitaria integrativa e le assicurazioni sanitarie aziendali.
Può essere erogato attraverso i fondi sanitari, le casse di assistenza sanitaria, le società di mutuo soccorso o le compagnie assicurative. In particolare i fondi sanitari integrativi sono la forma di Welfare Sanitario più presente nella contrattazione collettiva, tant’è che in alcuni casi i lavoratori vengono automaticamente iscritti ai fondi sanitari integrativi attraverso il contratto di lavoro.
Il Welfare Sanitario, nelle sue diverse forme, mantiene negli anni un primato molto importante nelle scelte di welfare più apprezzate dai lavoratori.
Perché fare Welfare Sanitario
Il Welfare Sanitario oltre a tutelare la salute delle persone si configura come un’efficace strumento per migliorare la qualità della vita dei lavoratori.
Un dipendente che ha la consapevolezza di avere un aiuto economico e un sostegno per la sua salute si sente protetto, tutelato e sicuro, e come abbiamo già detto più volte nei nostri articoli, una buona qualità della vita fuori dal lavoro, contribuisce a migliorare la produttività dentro l’azienda.
I dipendenti felici e soddisfatti del proprio luogo di lavoro sono sicuramente più motivati a lavorare meglio e a raggiungere risultati maggiori, tutto ciò supportato anche dalla fidelizzazione che sviluppano nei confronti del loro impiego.
Non è difficile quindi capire che un’azienda che vuole dimostrare di tutelare il benessere dei propri lavoratori non può fare a meno di investire in misure di Welfare Sanitario.

Il Welfare Sanitario negli ultimi anni
A seguito della pandemia da Coronavirus, cominciata agli inizi del 2020, le aziende hanno acquisito maggior consapevolezza sull’importanza di tutelare la salute dei propri lavoratori, e hanno reagito potenziando gli strumenti di Welfare Sanitario offerti o creandone di nuovi.
Secondo il report annuale di Assolombarda “nell’anno dell’emergenza da Covid19 cresce il ricorso ai servizi di assistenza sanitaria integrativa.” Dai dati relativi all’anno 2020 emerge che ben il 76% delle imprese intervistate prevede nel suo piano di Welfare delle misure di assistenza sanitaria integrativa e che abbiamo potuto fruirne 2 dipendenti su 3.
In particolare possiamo notare che la diffusione è maggiore quando ci troviamo davanti ad imprese di grandi dimensioni, ma la tendenza è in crescita anche nelle piccole realtà.
Inoltre del totale delle aziende che prevedono l’assistenza sanitaria integrativa, il 30% di queste si è impegnata in iniziative legate alla prevenzione, effettuando dei checkup della salute dei suoi dipendenti.
Se osserviamo più strettamente gli effetti che la pandemia da Covid19 ha avuto sulla vita quotidiana dei lavoratori, vediamo che il 39% delle aziende ha scelto di aggiungere al proprio piano di Welfare Aziendale delle specifiche misure di tutela e prevenzione legate alla diffusione del virus.
Un altro aspetto, non meno importante, da considerare è la scelta di inserire all’interno dell’azienda la figura dello Psicologo del Lavoro, specialmente nelle realtà lavorative che sono state maggiormente colpite dalla crisi causata dal Covid19.
Lo Psicologo del Lavoro è infatti uno specialista della salute mentale, in grado di farsi carico delle esigenze e dei bisogni dei lavoratori e di analizzare le relazioni che si creano tra colleghi e superiori sul luogo di lavoro, e migliorare in questo modo il clima aziendale e di conseguenza la qualità della vita dei lavoratori.
In questo senso possiamo dire che la pandemia ha agito come una sorta di promotore del Welfare Aziendale, facendo capire alle imprese, di grande e piccola dimensione, l’importanza di porre maggiore attenzione alla salute fisica e mentale dei dipendenti.
Secondo i dati, infatti, le aziende che hanno deciso di investire in politiche a favore dei lavoratori, hanno anche reagito meglio alla crisi causata dalla pandemia.
In questo contento appare ancor più chiaro come il Welfare Aziendale è in grado di portare reali vantaggi all’impresa.
Possiamo concludere quindi affermando che la salute dei dipendenti oggi è un requisito fondamentale per garantire la salute dell’azienda stessa.
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