Aggiornamenti sulle disposizioni per il rientro a lavoro in sicurezza dei lavoratori risultati positivi a Coronavirus.
Come comunicatoci dall’ANMA – Associazione Nazionale Medici d’Azienda e Competenti, il 6 aprile scorso sono stati firmati importanti documenti contenenti aggiornamenti relativi le disposizioni emanate nel Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri dell’11 marzo 2020.
La modifica più rilevante riguarda proprio le modalità previste per il rientro dei Lavoratori colpiti da infezione COVID-19, alla luce degli ultimissimi aggiornamenti della Circolare del Ministero della Salute.
Vediamo insieme le condizioni per il rientro che sono state stabilite per le diverse situazioni di positività all’infezione Covid-19, e a seconda delle motivazioni che hanno causato l’assenza del Lavoratore presso l’Azienda.
Rientro dei lavoratori positivi con sintomi gravi e ricovero
Viene così stabilito che per il Lavoratore assente a causa di positività caratterizzata da sintomatologia grave che ha portato al ricovero, le condizioni per il rientro sono costituite dall’aver eseguito un tampone molecolare che ha dato come risultato un esito negativo, ed essersi sottoposto ad una visita di riammissione da parte del Medico Competente, indipendentemente dalla durata della malattia.
Rientro dei lavoratori positivi sintomatici
Per il Lavoratore positivo sintomatico viene stabilito che le condizioni per il rientro presso il luogo di lavoro devono soddisfare i seguenti requisiti: isolamento del Lavoratore di almeno 10 giorni ed esecuzione di un tampone molecolare con esito negativo.
Quest’ultimo verrà inviato al Datore di Lavoro per il tramite del Medico Competente.

Rientro dei lavoratori positivi asintomatici
Il Lavoratore che dopo l’esecuzione di un tampone è risultato positivo all’infezione da Covid-19, pur essendo asintomatico, quindi non mostrando nessun sintomo, prima di essere considerato idoneo al rientro sul luogo di lavoro deve comunque:
- trascorrere un periodo di isolamento di almeno 10 giorni,
- verificare una totale assenza di sintomi da almeno 3 giorni,
- eseguire un test molecolare che dia come risultato esito negativo, da inviare al Datore di Lavoro per il tramite del Medico Competente.
Rientro dei lavoratori positivi a lungo termine (positività oltre il 21° giorno)
Le condizioni di rientro per il Lavoratore che è risultato positivo all’infezione da Covid-19 per oltre ventun giorni comprendono l’esecuzione di un test molecolare o un test antigenico che dia come risultato esito negativo, da effettuare necessariamente in una struttura accreditata o autorizzata dal Servizio Sanitario Nazionale – SSN.
Rientro dei lavoratori a stretto contatto con asintomatico
L’ultimo caso descritto riguarda il lavoratore che ha avuto un contatto stretto con un individuo asintomatico, egli, per effettuare il rientro presso il luogo di lavoro in totale sicurezza, dovrà:
- sottoporsi a una quarantena di 10 giorni a partire dal giorno in cui ha avuto l’ultimo contatto con il caso positivo asintomatico,
- eseguire un tampone molecolare o antigenico che dia come risultato esito negativo, da consegnare al Medico Competente.
Note
Secondo la documentazione integrativa del 6 aprile 2020 si precisa inoltre che:
- i Lavoratori negativizzati certificati, pur con convivente ancora positivo, possono essere riammessi in servizio.
- la comunicazione al Datore di Lavoro tramite il Medico Competente equivale ad informazione condivisa e non a certificazione, attualmente non richiesta. Si consiglia l’invio contestuale al Medico Competente e per conoscenza al Datore di Lavoro per accelerare i tempi di rientro, non essendoci bisogno di visita medica.
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