La visita medica al termine del rapporto di lavoro, o visita medica di fine rapporto, è obbligatoria quando il lavoratore è stato esposto a amianto, radiazioni o prodotti chimici ed è consigliata in tutti gli altri casi.
All’interno del Testo Unico sulla Salute e Sicurezza troviamo un paragrafo dedicato alla visita medica dopo la cessazione del rapporto di lavoro.
Si tratta di una visita molto particolare, eseguita dal Medico Competente, che rientra nella Sorveglianza Sanitaria di specifiche categorie di lavoratori.
Cerchiamo di capire meglio in questo articolo quando è obbligatorio svolgere la visita medica al termine del rapporto di lavoro e perché è così importante per la Salute del lavoratore.
Indice
Cos’è la visita medica di fine rapporto
Chi esegue la visita medica al termine del rapporto di lavoro
A cosa serve la visita medica dopo la fine del rapporto di lavoro
È necessario ottenere il giudizio di idoneità, dopo la visita al termine del rapporto di lavoro?
Quando si deve fare la visita medica alla cessazione del rapporto di lavoro
Conclusioni: la visita medica al termine del rapporto di lavoro
Cos’è la visita medica di fine rapporto
La visita medica al termine del rapporto di lavoro è una visita che il Medico Competente effettua al momento della conclusione del rapporto di lavoro, per controllare la Salute del lavoratore.
All’interno del D.lgs. 81/2008, o Testo Unico sulla Salute e Sicurezza nei luoghi di lavoro, precisamente all’articolo 41, si parla della “visita medica alla cessazione del rapporto di lavoro, obbligatoria nei casi previsti dalla legge”.
Questo particolare tipo di visita infatti rientra nell’insieme di esami e accertamenti che il Medico Competente, o “Medico del lavoro”, svolge per monitorare nel tempo la salute dei lavoratori.
Chi esegue la visita medica al termine del rapporto di lavoro
Come tutte le altre visite all’interno della Sorveglianza Sanitaria, anche la visita medica al termine del rapporto di lavoro deve essere svolta solo e unicamente dal Medico Competente Aziendale, nominato dal Datore di lavoro.
A cosa serve la visita medica dopo la fine del rapporto di lavoro

All’interno della normativa dettata dal Decreto Legislativo 81/08 è stata inserita la visita medica alla cessazione del rapporto di lavoro, proprio perché in alcuni casi non è solo opportuno, ma anche obbligatorio, verificare lo stato di salute del lavoratore dopo il periodo passato a svolgere una determinata mansione!
Questa visita è molto importante perché il Medico Competente valuta le condizioni fisiche e psicologiche del lavoratore, e verifica che l’attività lavorativa non abbia causato dei danni alla sua Salute.
Inoltre, in un’ottica più ampia, svolgere delle visite dopo che il lavoratore si è impegnato in una mansione per un lungo periodo di tempo, permette anche di valutare eventuali pericoli e problematiche per la salute che possono coinvolgere alcune categorie di lavoratori.
In questo modo anche la Medicina del Lavoro potrà fare dei passi avanti, verso un futuro in cui la sicurezza e la salute dei lavoratori verrà protetta e tutelata sempre di più grazie a nuove misure di prevenzione.
È necessario ottenere il giudizio di idoneità, dopo la visita al termine del rapporto di lavoro?
No, trattandosi di una visita effettuata quando il lavoratore termina la sua attività lavorativa, non è necessario che il Medico del Lavoro esprima un giudizio di idoneità, perché il lavoratore non sarà più tenuto a svolgere quella mansione.
Quando si deve fare la visita medica alla cessazione del rapporto di lavoro

La visita medica alla cessazione del rapporto di lavoro è obbligatoria per legge nel caso in cui il lavoratore sia stato esposto al rischio chimico.
In particolare, la normativa prevede che la visita medica al termine del rapporto di lavoro sia obbligatoria nei casi in cui il lavoratore abbia svolto mansioni che prevedevano:
- esposizione ad agenti chimici
- esposizione all'amianto
- esposizione alle radiazioni ionizzanti
E negli altri casi di rischi?
Ad oggi, secondo la normativa, non ci sono altri casi in cui la visita medica di fine rapporto sia espressamente obbligatoria.
Ci sono però altri casi dove la visita medica di fine rapporto è fortemente raccomandabile, soprattutto per quei lavoratori che hanno svolto mansioni che comportano:
- esposizione ad agenti fisici
- esposizione ad agenti cancerogeni e mutageni
- rischio biologico
In tutti queste situazioni l’intervento del Medico Competente si rivela molto importante.
Il professionista potrà suggerire al datore di lavoro di eseguire la visita a scopo precauzionale, oppure si preoccuperà di informare direttamente il lavoratore sull’importanza di eseguire degli accertamenti in futuro, e sottoporsi a delle visite specifiche di controllo, magari a cadenza annuale, dopo la fine dello svolgimento della sua attività, per controllare che il rischio lavoro-correlato non abbia causato danni alla sua Salute.
Conclusioni: la visita medica al termine del rapporto di lavoro
Concludendo: per alcune mansioni la visita medica al termine del rapporto di lavoro (ma anche solo alla cessazione della mansione “rischiosa”) è obbligatoria:
- Esposizione ad agenti chimici
- Esposizione all’amianto
- Esposizione alle radiazioni ionizzanti
Per alcune è fortemente consigliata:
- Esposizione ad agenti fisici
- Esposizione ad agenti cancerogeni e mutageni
- Rischio biologico
Bene, se sei giunto fino a qui, significa che ora hai tutto ciò che ti serve per capire di cosa si tratta quando si parla di “visita medica di fine rapporto”.
Come già saprai, ci sono tante altre visite molto importanti che rientrano nella Sorveglianza Sanitaria, come ad esempio la visita medica preassuntiva o la visita medica per il certificato dell’ottavo mese di gravidanza.
Non dimenticare che la Sorveglianza Sanitaria è obbligatoria per legge e, se non si rispetta, scattano multe salate!

Per qualsiasi chiarimento lascia un commento qui sotto e risponderemo il prima possibile:
15 commenti su “Visita medica al termine del rapporto di lavoro”
Posso rifiutarmi di fare la visita a fine rapporto di lavoro? In cosa posso incorrere?
Simone, nei casi previsti (vedi l’articolo) è obbligatoria.
Considera anche che è gratuita per il lavoratore e che è “a favore” del lavoratore, della sua salute anche in caso di eventuali problemi futuri.
Salve, sono stato convocato per sostenere una visita di controllo obbligatoria per cessazione attività lavorativa (esposizione radiazioni ionizzanti).Potreste cortesemente comunicarmi con quale anticipo rispetto alla data di cessazione del rapporto di lavoro tale controllo può essere effettuato?Inoltre risulta obbligatorio anche per il lavoratore stesso?Grazie
Buongiorno,
dal suo articolo risulta che la visita per la cessazione del rapporto di lavoro è “obbligatoria” per i lavoratori che hanno avuto esposizione ad agenti chimici, amianto e radiazioni ionizzanti, mentre è “suggerita” per i lavoratori che hanno avuto esposizione ad agenti cancerogeni e mutageni, agenti fisici e biologici.
Come è possibile che un lavoratore che ha impiegato un prodotto chimico classificato (ad esempio) come corrosivo deve fare la visita mentre chi ha impiegato un prodotto cancerogeno o mutageno la visita è facoltativa?
Potrebbe indicare, gentilmente, dei riferimenti normativi dove si elenchino le condizioni per cui la visita alla cessazione del rapporto di lavoro è obbligatoria?
Grazie
Arcangelo, deve vedere il Titolo IX dello stesso decreto: TITOLO IX – SOSTANZE PERICOLOSE.
Il capo II riguarda le sostanze mutagene per le quali non è prevista la visita alla cessazione dell’esposizione o del rapporto di lavoro ma vi è comunque l’obbligo di consegnare copia della cartella sanitaria al lavoratore e dell’invio all’INAIL.
Inoltre vanno date ai lavoratori le informazioni necessarie, con particolare riguardo all’opportunità di sottoporsi ad accertamenti sanitari anche dopo la cessazione dell’attività lavorativa.
Il senso della legge, mi permetto di esporre il mio pensiero, è che gli effetti dell’esposizione a sostanze mutagene “non è immediatamente visibile” quindi la visita medica porterebbe a un “falso” senso di salubrità.
Salve,faccio la parrucchiera, sto dando le dimissioni è l’azienda mi spinge a rifiutare la visita medica di fine rapporto con autodichiarazione di rinuncia,che si farà dopo il licenziamento,io sono interessata a farla per accettazione del mio stato di salute è lecito svolgerla?
Irene, è un diritto del lavoratore farsi fare la visita medica alla fine del rapporto di lavoro.
Il lavoratore ha anche diritto a chiedere (e ricevere) tutta la sua storia passata (tutte le varie visite fatte).
Buongiorno, esiste una permanenza minima in Azienda per far scattare l’obbligo di visita medica di fine rapporto?
Se un Lavoratore non supera il periodo di prova o non gli viene rinnovato il contratto al termine di un periodo determinato magari di 3 o 6 mesi … la visita di cessazione é comunque obbligatoria dopo così breve tempo da quella preventiva?
Grazie per il Suo parere.
Marta, di che mansione parliamo? E quanto tempo è trascorso dall’assunzione?
Buongiorno sono stato convocato per la visita di controllo per cessazione rapporto di lavoro (controllo radiazioni ionizzanti).È obbligatorio per il lavoratore presentarsi?Grazie
Alessandro, la visita è a favore del lavoratore quindi non ha senso non presentarsi. Comunque sì, è obbligatoria.
Quando sono andato in pensione nel 2020 da 6 mesi non guidavo più per problemi alle spalle poi riconosciuta come malattia professionale ma l azienda non mi ha fatto fare la visita a fine rapporto cosa fare
Baldassare, se non hanno fatto la visita di fine rapporto è peggio per loro… Cosa fare? Per prima cosa deve fare denuncia all’INAIL.
Buona sera,
Sono stata convocata a visita medica di sorveglianza sanitaria dopo essermi assentata ad aprile per diversi giorni da lavoro, avrò la visita il 6 giugno e terminerò il contratto di lavoro dopo 2 anni a tempo determinato, nella visita si menziona solamente idoneità a lavoro da videoterminale, ma la mia assenza è stata dovuta ad un problema di ernia cervicale acutizzato dal lavoro pensate in ufficio. Posso far qualcosa per capire se la motivazione della visita sarà appunto il non voler convertire il mio contratto a tempo indeterminato? Grazie
Serenella, ho appena risposto al quesito simile che hai posto in un’altra pagina. Qui delinei meglio la situazione; da quello che dici direi che si tratta della normale visita periodica prevista per chi opera davanti a un monitor (di solito è biennale o quinquennale). Non ci sono strane motivazioni: è semplicemente la normale visita medica periodica prevista per legge.