La cartella sanitaria e di rischio del lavoratore è un documento creato dal medico competente aziendale.
La cartella sanitaria e di rischio è un documento medico contenente informazioni personali sul lavoratore. Viene realizzata dal Medico Competente Aziendale, il professionista nominato dal datore di lavoro che si occupa di svolgere tutte le visite mediche necessarie a tutelare la salute e la sicurezza dei lavoratori di un’azienda.
Il contenuto della cartella sanitaria e il trattamento dei dati al suo interno sono regolati dal Decreto Legislativo 81/08, o Testo Unico sulla Salute e Sicurezza nei luoghi di lavoro.
Vuoi scoprirne di più? Ecco 7 cose che devi assolutamente sapere sulla cartella sanitaria e di rischio:
Indice: Che cos'è la cartella sanitaria e di rischio del lavoratore Cosa contiene la cartella sanitaria e di rischio Chi conserva la cartella sanitaria dei lavoratori Chi può accedere alla cartella sanitaria del lavoratore Chi può richiedere una copia della cartella sanitaria e di rischio di un lavoratore Chi definisce il protocollo sanitario Quando è obbligatorio sottoporre i lavoratori a sorveglianza sanitaria Conclusioni: la cartella sanitaria del lavoratore, 7 cose che devi sapere
Che cos’è la cartella sanitaria e di rischio del lavoratore
La cartella sanitaria e di rischio è un documento che il medico competente redige per ogni lavoratore dell’azienda sottoposto a Sorveglianza Sanitaria.
La cartella sanitaria può essere realizzata in formato cartaceo oppure elettronico, ma si tratta sempre di un documento protetto da segreto professionale.
Se la cartella sanitaria viene conservata digitalmente deve essere gestita tramite un gestionale di medicina del lavoro, che assicuri la protezione dei dati contenuti al suo interno.
Articolo 25 – Obblighi del medico competente
Il Medico Competente:
istituisce, aggiorna e custodisce, sotto la propria responsabilità, una cartella sanitaria e di rischio per ogni lavoratore sottoposto a sorveglianza sanitaria; tale cartella è conservata con salvaguardia del segreto professionale e, salvo il tempo strettamente necessario per l’esecuzione della sorveglianza sanitaria e la trascrizione dei relativi risultati, presso il luogo di custodia concordato al momento della nomina del medico competente;

Cosa contiene la cartella sanitaria e di rischio
Il contenuto della cartella sanitaria e di rischio del lavoratore è stabilito dall’Allegato 3A del Decreto Legislativo 81/2008, Testo unico Salute e Sicurezza.
La cartella sanitaria deve contenere:
- DATI DEL LAVORATORE: nome, cognome, sesso, nazionalità, data di nascita, luogo di nascita, domicilio, codice fiscale;
- DATI DELL’AZIENDA: Ragione Sociale, attività, sede di lavoro;
- ESITO DELLA VISITA PREVENTIVA: questo tipo di visita viene svolta ancor prima di adibire il lavoratore alla sua mansione per verificare che ne sia idoneo. Deve essere sempre svolta dal medico competente aziendale ed è fondamentale per garantire la tutela del lavoratore;
- MANSIONE SPECIFICA DEL LAVORATORE: ossia l’attività che andrà a svolgere all’interno dell’azienda;
- FATTORI DI RISCHIO COLLEGATI ALLA MANSIONE SPECIFICA: meglio indicare sempre anche il livello di rischio della mansione;
- ANAMNESI LAVORATIVA, FAMILIARE, FISIOLOGICA, PATOLOGICA (REMOTA E PROSSIMA) DEL LAVORATORE;
- PROGRAMMA DI SORVEGLIANZA SANITARIA: deve essere indicato il programma di Sorveglianza Sanitaria (o Protocollo Sanitario) che il medico competente stabilisce per il lavoratore;
- ESAME OBIETTIVO: il medico competente visiterà il lavoratore e misurando pressione e battito cardiaco, eseguendo la palpazione dell’addome ed effettuando un ecg;
- ESAMI E ACCERTAMENTI INTEGRATIVI: all’interno della cartella sanitaria devono essere indicati tutti gli esami a cui il lavoratore è stato sottoposto e, in forma sintetica, l’esito degli stessi, e eventualmente i referti utili;
- EVENTUALI INDICAZIONI DEL MEDICO COMPETENTE: se il medico competente ritiene necessario qualche provvedimento per tutelare il lavoratore, deve inserirlo nella cartella sanitaria;
- GIUDIZIO DI IDONEITÀ DEL LAVORATORE: il medico del lavoro esprime sempre un giudizio di idoneità, relativo alla mansione specifica, che indica se il lavoratore è adatto a svolgere quella determinata attività lavorativa
- SCADENZA VISITA MEDICA SUCCESSIVA: le visite devono essere sempre svolte periodicamente, a cadenza annuale, biennale o quinquennale, a secondo dalla decisione del medico
- DATA E FIRMA DEL MEDICO COMPETENTE.
È fondamentale che la cartella sanitaria e di rischio venga sempre aggiornata.
Se nel corso del tempo al lavoratore verrà affidata una nuova mansione, cambieranno di conseguenza anche i fattori di rischio a cui è esposto, perciò il medico competente modificherà il programma di sorveglianza sanitaria relativo. Tutto ciò va sempre indicato correttamente all’interno della cartella sanitaria.
Chi conserva la cartella sanitaria dei lavoratori
È il Medico Competente che ha la responsabilità di creare, aggiornare e conservare la cartella sanitaria e di rischio di ciascun lavoratore, come stabilito dall’articolo 25 del D.Lgs. 81/08.
Al momento della nomina del medico competente, il datore di lavoro e il medico si accordano per stabilire il luogo in cui conservare le cartelle sanitarie dei lavoratori.
Se le cartelle vengono conservate presso l’azienda dovranno essere consegnate al datore di lavoro in buste sigillate in modo da garantire il segreto professionale.
Chi può accedere alla cartella sanitaria del lavoratore
Solo il medico competente e il lavoratore stesso, ovvero il diretto interessato, possono accedere ai dati medici contenuti all’interno della cartella sanitaria e di rischio: i dati contenuti al suo interno infatti sono protetti da segreto professionale.
Non solo: secondo il D.Lgs. 81/08 il medico competente ha di fatto l’obbligo di informare sempre il lavoratore dei risultati emersi dalle visite e, se viene richiesta, deve consegnargli la documentazione relativa ai suoi esami ed accertamenti.
Il datore di lavoro invece non può mai accedere al contenuto della cartella sanitaria.
Anche nel caso in cui le cartelle vengano conservate presso l’azienda il datore di lavoro dovrà limitarsi a custodirle, fino a 10 anni dopo la conclusione del rapporto di lavoro.

Chi può richiedere una copia della cartella sanitaria e di rischio del lavoratore
Solo il lavoratore può richiedere una copia della propria cartella sanitaria, e ha il diritto di farlo in qualsiasi momento.
Per fare ciò è sufficiente fare richiesta direttamente al medico competente, chiedendo informazioni di contatto al datore di lavoro.
Inoltre, secondo il Testo Unico sulla Salute e sicurezza, al termine del rapporto di lavoro, il medico competente deve consegnare al lavoratore una copia della sua cartella sanitaria, contenente tuti i suoi dati.
Chi definisce il protocollo sanitario
Il Protocollo Sanitario, o Piano di sorveglianza sanitaria, viene sempre deciso dal medico competente aziendale, tenendo conto degli obblighi espressi nel Testo Unico (D.Lgs 81/08) e delle condizioni di salute del singolo lavoratore.
Il Protocollo Sanitario comprende l’insieme di tutti gli esami, le visite mediche e gli accertamenti che il medico competente stabilisce per tutelare la salute del lavoratore che svolge una determinata mansione.
Quando è obbligatorio sottoporre i lavoratori a sorveglianza sanitaria
Quando parliamo di Sorveglianza Sanitaria parliamo quindi di tutte le visite mediche, gli accertamenti e gli esami a cui viene sottoposto il lavoratore che svolge una determinata mansione.
Secondo il D.L. 81/08 la Sorveglianza Sanitaria è obbligatoria in tutti i casi in cui il DVR indichi dei rischi lavoro-correlati tipici della mansione (ad esempio il rischio VDT per gli impiegati videoterminalisti, il rischio Movimentazione Manuale di Carichi-MMC per i magazzinieri, ma anche il rischio chimico, il rischio radiazioni, il rischio dei lavoratori in alta quota ecc..) e anche in tutti i casi in cui di:
- lavoro notturno,
- lavoratore disabile,
- lavoratrice in gravidanza.
Conclusioni: la cartella sanitaria del lavoratore, 7 cose che devi sapere
Come abbiamo visto la cartella sanitaria e di rischio è un documento unico e personale, che può essere consultato solo dal medico competente e dal diretto interessato: il lavoratore.
La cartella sanitaria deve contenere tutti i dati fondamentali relativi alla mansione specifica svolta dal lavoratore, i rischi a cui è sottoposto, gli esiti delle visite, la scadenza di queste, ed eventuali indicazioni del medico competente per garantire la tutela della salute.
Speriamo che questo articolo ti sia stato utile.
Se hai altre domande lascia un commento qui sotto e ti risponderemo il prima possibile!
5 commenti su “La cartella sanitaria del lavoratore: 7 cose che devi sapere”
Buongiorno, sono un magazziniere di 54 anni, ho fatto la visita medica aziendale il 30 agosto 2023 e il medico aziendale mi ha dato l’idoneità alla mansione specifica pur avendo io sottolineato di avere alcuni problemi articolari (ernia discale lombare con riconoscimento di malattia professionale). Dopo 2 giorni dalla visita mi chiama l’ufficio del personale e mi dice che il medico vuole sottopormi ancora a visita. Dato che l’idoneità può essere impugnata entro 30 giorni dal lavoratore o anche dal datore di lavoro, è giuridicamente corretta la richiesta del medico competente che, probabilmente, si è accorto di aver commesso un errore e vuole correggere il certificato?
Premetto che mi aveva dato l’idoneità anche nella precedente visita (visita straordinaria su richiesta del lavoratore) omettendo di denunciare la suddetta patologia che, 4 giorni dopo la visita medica straordinaria, veniva denunciata dal patronato e riconosciuta dall’inail con percentuale di danno del 6 %.
Vi ringrazio per la risposta che vorrete darmi.
Antonio, secondo me, il medico può chiedere una visita per rivedere i documenti o per ri-ascolare il lavoratore. Non vedo perché non potrebbe.
Detto questo, non sono un giuslavorista quindi non sono in grado di affermare, con assoluta certezza, che “giuridicamente” sia una procedura corretta…
Lo scopo del medico competente è controllare che la mansione lavorativa sia adeguata allo stato di salute del lavoratore e che, a lungo andare, la stessa non possa comportare pregiudizio alla salute.
Buongiorno, nel caso di dimissioni da un’azienda e conseguente assunzione in una nuova, al nuovo medico competente, c`è l’obbligo (nel caso lo richieda) di mostrare la cartella sanitaria rilasciatami dal precedente medico, oppure se ne inizierà semplicemente un’altra ? Grazie.
Carlo, non credo ci sia un obbligo. Vedo che a volte i lavoratori hanno la cartella precedente e a volte no.
ho fatto richiesta della cartella al medico competente..stranamente mi viene consegnata ma… priva di documentazione praticamente risulta documentazione iniziale..il resto della documentazione degli ultimi dieci anni sparita, di cui erano
inserite visite medicina lavoro per idonieta’ lavorativa referti salute mentale relazioni
del medico competente e ricoveri ospedalieri ecc.
Ho chiesto al nuovo medico competente perche’ manca tale documentazione..
risposta… non so mi e’sono stati consegnati questi documenti in una busta senza
protezione aperta. La responsabilita azienda e medico competente !!!